Benvenuti su un altro Pianeta

Islanda, l’acqua ribolle dal suolo e il terreno fuma nubi di zolfo (altrimenti detta, semplicemente, Incanto)

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Ti chiedi come possa appartenere al tuo stesso pianeta, Questa terra dai colori glaciali e dalle luci autarchiche e tenui.
Questa terra dove acqua trasparente e argentata ribolle dal suolo, e terreno brullo e innevato fuma nuvole dall’odore di zolfo.
Questa terra dove distese di erba dai lunghi fili di fieno s’alternano a rocce stondate dal vento, vellutate di muschio e imbiancate di neve.
Questa terra dove le raffiche pungono senza dar pace e le cascate si rovesciano immense, nel buio di una notte che arriva troppo presto.

L’Islanda è una terra dove la luce dà il cambio al buio quando non è ancora giunto il suo orario e il sole si sveglia tardi e presto va a dormire, oltre la cortina striata.
Dove il cielo è immenso e frastagliato di nuvole, e l’orizzonte si perde tra le sfumature acquerello, mentre cammini su una spiaggia di lava nera e un lago muto riflette senza chiedere l’incanto di ogni gradazione d’azzurro e il tepore di un sole impalpabile.

È una terra dagli scorci d’atavico fascino. Spettacolo in evoluzione, che blocca il respiro e le lacrime.
Sconvolta come mai prima, la mente, al cospetto della natura in assestamento dove l’uomo è nient’altro che ospite.

Densa come catrame, la notte oltre il vetro. Non avvisa e spegne le luci. Inutile cercare nel buio. In questo novembre, l’Islanda è andata a dormire.

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