Apeiron, una mano per il Nepal

Un progetto di alfabetizzazione, formazione e micro credito, per fare la differenza, una vita alla volta

Ci sono immagini che ti colorano l’anima di emozioni e malinconia. Sono immagini raccolte, quasi per caso, tra angoli e istanti. Immagini che ti restano dentro, potenti, e che – di tanto in tanto – tornano a farti visita, sconvolgendoti i sentimenti con tutta la loro carica intima e forte.

Queste immagini hanno, per noi, i colori caldi e laceranti del Nepal.

Già, perché incontrare questo Paese non ha pari, tra i Diari di Viaggio possibili. È un incontro doloroso e positivo al contempo. Un impatto con la quotidianità che contorce lo stomaco e fa male a ogni passo. Un contatto con le storie e con le persone che scatena i sorrisi e commuove a ogni sguardo.

Dal ritorno dal nostro primo Viaggio in Nepal, le immagini di questo Paese e delle sue Persone incredibili hanno scatenato in noi la voglia di fare, la voglia di Dare.

È da qui, che abbiamo avuto occasione di conoscere Apeiron, una mano per il Nepal – un’associazione no profit che, dal 1996, lavora in Nepal, con progetti di alfabetizzazione, formazione professionale e micro credito, con cui le donne nepalesi imparano a diventare indipendenti.

È da qui, che abbiamo deciso di ospitare un articolo dedicato a questa preziosa Onlus, che abbiamo il piacere di sostenere.

 

Il Nepal è stato classificato come uno dei Paesi più poveri e meno sviluppati al mondo: circa un quarto della popolazione totale vive con meno di due dollari al giorno.

Per anni caratterizzato da una forte instabilità politica, le cui conseguenze si ripercuotono ancora oggi sulla maggior parte delle persone, il tanto atteso sviluppo ha tardato ad arrivare e con esso i diritti fondamentali riservati agli strati sociali più vulnerabili. Apeiron nasce nel 1997 proprio con la volontà di aiutare le donne nepalesi nel loro processo di acquisizione dei diritti e dell’indipendenza.

Attraverso progetti di alfabetizzazione, formazione professionale, micro-credito ed integrazione del reddito, Apeiron collabora con mamme, figlie e sorelle del piccolo Stato himalayano affinché, un passo alla volta, possano conquistare la libertà di pensiero e prendere in mano la loro vita.

Il terremoto del 2015, con oltre 9 mila decessi, e le più recenti alluvioni che hanno interessato il Paese nel mese di agosto, hanno solo esacerbato una situazione già di per sé complicata: i membri della comunità non godono degli stessi diritti e le donne sono considerate spesso cittadine di serie B. Numerose sono le barriere nell’acquisizione della cittadinanza, nel godimento dei diritti politici, nel godimento della proprietà, nei diritti successori, nel diritto di famiglia, nella tutela della salute riproduttiva.

La condizione femminile è caratterizzata da una forte tradizione religiosa e patriarcale, per cui le donne sono subordinate alle decisioni del componente maschile della famiglia in ogni ambito. Anche se il governo ha recentemente inasprito le pene contro le persone che inducono il Chhaupadi, questa antica usanza induista per la quale la donna è considerata impura durante il ciclo e quindi costretta a dormire in capanne fuori dalla propria casa, è ancora molto presente nella maggior parte dei villaggi.

A questo si aggiungono l’uso improprio di alcol e il radicato pensiero di una superiorità maschile, le cui conseguenze si concretizzano in numerosi eventi di violenza domestica, uno delle tipologie di violenze di genere di cui si occupa Apeiron. Un fenomeno ancora difficile da osteggiare: in Nepal infatti, il 27% delle donne ha subito una violenza fisica, il 15% una violenza sessuale e più del 60% ha ammesso di non aver mai denunciato un caso di violenza a qualcuno.

Ad aggravare la condizione femminile si inserisce il sistema gerarchico delle caste, tuttora molto diffuso in Nepal.

Inoltre, le donne sono spesso costrette ad una totale dipendenza economica dal marito. Questa subordinazione non solo rallenta l’avanzamento economico dell’intera comunità, ma impedisce anche il loro riscatto sociale.

Per contrastare questi casi, Apeiron ha sviluppato due linee di progettazione: risposta all’emergenza e interventi di prevenzione.

Per la prima tipologia di progetti, CASANepal, la casa-rifugio sita a Kathmandu, è l’emblema dell’impegno costante di Apeiron a sostegno delle donne sopravvissute alla violenza di genere. Attraverso un piano di supporto costruito a partire dalle esigenze di ogni singola beneficiaria, lezioni di educazione non formale e corsi di formazione professionale, Apeiron accompagna le donne verso un nuova vita in cui sono protagoniste e valuta il loro possibile reinserimento sociale.

Parallelamente, Apeiron si impegna nella prevenzione della violenza e, per farlo, coinvolge, da un lato, l’intera comunità nella sensibilizzazione del ruolo della donna e, dall’altro, sostiene la Micro Impresa Femminile, in cui a gruppi di donne vengono forniti gli strumenti per avviare piccole attività imprenditoriali di tipo agricolo.

Per avvicinare le persone al piccolo Stato himalayano e ai suoi progetti, Apeiron ha allestito la mostra itinerante Maheela che toccherà le principali città italiane tra il 2017 e parte del 2018. Maheela, ‘donna’ in lingua nepalese, raccoglie 60 scatti realizzati dal fotografo Giacomo D’Orlando, che ha vissuto in Nepal per alcuni mesi documentando le attività di Apeiron, e dai volontari Paolo Piechele e Giuseppe Benanti, appassionati del Paese e membri attivi di Apeiron Trento Onlus.

Tra le prossime tappe da non perdere, ricordiamo Cesena: 3 dicembre – 7 gennaio, presso la Biblioteca Malatestiana e Milano: 15-20 gennaio, presso lo spazio ChiAmaMilano.
Tutto il ricavato andrà a favore di CASANepal.

In greco Apeiron vuol dire ‘infinito’ e questo è il loro obiettivo: continuare a lavorare senza limiti per un modo in cui le donne nepalesi possano godere di pari opportunità e dignità.

Altri modi per aiutare Apeiron:

  • Devolvere un contributo direttamente dal sito: clicca qui
  • Devolvere il 5×1000 ad Apeiron: clicca qui.
  • Comprare capi unici sullo shop solidale: clicca qui.
  • Utilizzare l’app HelpFreely che permette di donare automaticamente a favore di Apeiron senza spendere nulla durante gli acquisti online.
  • Utilizzare la piattaforma Idobu per devolvere il proprio compleanno a favore di Apeiron.
  • Diventare Amico di Apeiron o organizzare eventi solidali.

Seguite Apeiron attraverso i canali Facebook e Twitter .

 

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